Conosciamo Mentana

E’ la folta vegetazione del Parco Trentani a dare il benvenuto al turista che voglia scoprire Mentana. Oltre alle bellezze naturali e al paesaggio costituito da profonde vallate, all’interno del parco si possono ammirare numerose presenze archeologiche. Molte di queste sono i resti di antiche ville di età romana o di strade di collegamento tra la Nomentana e la Salaria. Proseguendo per via Nomentana si entra nell’abitato di Casali (frazione di Mentana), dove si trovano i resti dell’Antica Nomentum. In località Montedoro, invece, sorgeva il centro dell’antica città dove si possono ancora ammirare i numerosi materiali di spoglio utilizzati nell’edificazione dell’attuale borgo medievale. Continuando il percorso verso Mentana, prima di uscire da Casali, si nota il casale di Vigna Santucci che, a tutt’oggi, mostra le cicatrici impresse sui suoi muri dai proiettili della Battaglia Garibaldina. Nel centro di Mentana, sono due i punti in cui si riuniscono i luoghi di maggiore interesse storico e culturale: il centro storico ed il complesso monumentale. Nel primo troviamo il castello, la chiesa di San Nicola, la sede della biblioteca (palazzo Crescenzio) e il Museo delle Maschere Teatrali e del Teatro dei Burattini. Poco distante dal centro, ha sede il complesso Monumentale, con l’Ara Ossario, monumento nazionale, ed il Museo Garibaldino. Inoltre nella stessa area, presso l’edificio adiacente, è ospitato il Museo di Scienze Naturali.
 
 
 
 
 

La sua Storia

L'abitato di Mentana si sviluppò a partire dall'VIII secolo in seguito all'abbandono dell'antica Nomentum, che aveva avuto una discreta espansione come centro di produzione del vino e per la presenza di una stazione termale (Aquae Labanae, nell'attuale località di Grotta Marozza). Ricordata nel 408 come sede episcopale, alla quale nel 593 venne aggregata la diocesi di Cures (presso Fara in Sabina), nel 741 subì una breve occupazione ad opera dei Longobardi e l'abitato si spostò a maggior distanza dalla via Nomentana, in posizione meglio difendibile. Il 23 novembre dell'anno 800 fu sede dell'incontro tra Carlo Magno e papa Leone III.
Il castello di Nomentum fu un possesso dell'importante famiglia romana dei Crescenzi tra il X e l'XI secolo. Nel 1058 la città venne distrutta dai Normanni e l'abitato si restrinse drasticamente, mentre il castello passò alla famiglia dei Capocci; in seguito fu compresa fra i possedimenti papali e fu affidata ai monaci benedettini di San Paolo fuori le mura.
Nel Quattrocento ne era in possesso la famiglia Orsini e nel 1484 subì gravi danni per un terremoto. Passò quindi nel 1594 al principe di Venafro, Michele Perett, e nel 1655 venne ceduta al principe Marcantonio Borghese che ne divenne marchese.
Il "18 ventoso" del 1798 Mentana è ammessa nella Repubblica Romana napoleonica.
Il 3 novembre del 1867 fu teatro della battaglia di Mentana, a conclusione della Campagna risorgimentale dell'Agro Romano per la liberazione di Roma voluta da Giuseppe Garibaldi al grido di "Roma o Morte!" e iniziata a settembre nel viterbese. I volontari garibaldini provenienti da 216 comuni italiani e da nazioni quali l'Ungheria e la Russia furono sconfitti dai pontifici e dai francesi accorsi in difesa di Pio IX mentre si stavano trasferendo da Monterotondo a Tivoli il 3 novembre 1867. 
 
 

 

Monumenti e luoghi di interesse


Architetture religiose
 
  • Convento dei Frati Minori Cappuccini, pittoresco convento del 1609 sito a circa 2 chilometri da Mentana, patrimonio storico delle comunità circostanti. Qui visse ed operò miracoli san Crispino da Viterbo dal 1703 al 1709. Esiste ancora il pozzo di acqua sorgiva che serviva al santo fraticello per innaffiare l'orto, situato a nord del convento. Garibaldi fece del convento il suo punto di riferimento sia nel 1849 sia nel 1867: a quest'ultima data risale la scheggiatura del portale della chiesa, provocata da una cannonata sparata dal palazzo Piombino dai papalini contro i garibaldini accampati in convento. Nella piccola chiesa di S.Francesco, vi si conservano tele del secolo XVII (pala dell'altare maggiore e del coro) e del secolo XVI (Santa Lucia e Sant’Agata nel coro) ed altre opere di data più recente.
Architetture militari
  • Castello, all'interno di un piccolo borgo fortificato: risalente in origine intorno all'anno 1000, si presenta attualmente in una ricostruzione più tarda. Ospita la Biblioteca e vari uffici comunali.

Architetture civili

  • Palazzo Crescenzio: dopo il crollo di un'ala dello stesso, si presenta, dopo un decennio di restauri, nella forma odierna. Ospita cimeli archeologici.
  • A Mentana, nella frazione di Casali, sorge inoltre la villa, costruita dall'architetto Andrea Busiri Vici negli anni sessanta dello storico dell'arte Federico Zeri, che lo stesso ha legato, tramite testamento, all'Università di Bologna, che ha assorbito anche le sue collezioni e la ricca biblioteca.
  • Sempre nella frazione Casali è presente il casale della Vigna Santucci, quartiere generale di Garibaldi nella battaglia di Mentana del 1867, come l'arco della Vigna Santucci all'inizio della via omonima.

Altro

  • Ara ossario nel parco della Rimembranza - Attiguo al museo il parco della Rimembranza in cui sorge l'ara-ossario. Conserva i resti dei 300 volontari garibaldini caduti nella intera Campagna del 1867, opera dell'architetto Fallani (anno 1877). Tra i nomi dei caduti scolpiti ai lati del monumento ci sono quelli dei fratelli Cairoli, di Giuditta Tavani Arquati e di suo marito Francesco Arquati, di Monti e di Tognetti la cui decapitazione per mano del governo pontificio avvenne nel 1868. Il dépliant del Comune di Roma, assessorato alle politiche culturali è errato quando scrive che i caduti nelle battaglie per Roma-Capitale dal 1849 al 1870 sono nel mausoleo del Gianicolo. I Volontari caduti per Roma Capitale nella Campagna del 1867 sono tutti a Mentana. Presenti anche un cippo ai caduti del bombardamento alleato del 1944, i caduti nella lotta di liberazione. Dal 25 novembre 2007 presente un cippo dedicato ai caduti di Nassirya. Una targa marmorea inaugurata il 30 maggio 2010 ricorda la medaglia d'oro al V.M. Nicola Calipari.
  • Cimitero di Mentana, dove si trova il mausoleo dedicato dallo scultore francese di origini cecoslovacche Jacques Zwobada (autore di una statua equestre a Simon Bolivar eretta a Quito capitale dell'Ecuador) alla moglie Antonia Fieramonte, morta a soli 42 anni nel 1956. Il mausoleo fu progettato dall'architetto e urbanista francese Paul Herbé, ma venne completato solo nel 1996.
  • Monumento funebre degli Appulei, presso la piazza centrale del paese.